3 - Nel cuore del paese

Nel cuore del paese

Nel cuore di Raggiolo

Stretta tra le case tanto da sembrare una via. E’ questa l’antica piazza di Raggiolo, un tempo interna alle mura castellane, poi trasformate in abitazioni che si affacciano sulla Mercatella, l’antico mercato sotto il castello. Qui un tempo il Conte Guido Novello amministrava la giustizia, seduto nella loggia del suo Palazzo, poi trasformato nell’attuale Chiesa. Da qui partiva per la caccia e per le spedizioni di guerra. Da qui partirono adolescenti il Beato Guido da Raggiolo, Maestro dei Novizi del Convento domenicano di S.Maria Novella a Firenze, che nel 1391 fece liberare dal Bargello i compaesani superstiti di una feroce rappresaglia; e Girolamo vallombrosano, detto il Radiolense, amico fra i più intimi di Lorenzo il Magnifico. Al centro dello spazio campeggia la Fonte del castello, posta sotto l’ultimo resto della muraglia del cassero. Fulcro della vita sociale del paese da sempre, la piazza ne è lo specchio dell’armonia urbanistica e della “misura” del vivere a Raggiolo, dove l’utilità si trasforma in bellezza in un connubio di equilibrio tra architettura e natura. E’ questo il luogo originante dell’intero paese, cresciuto intorno alla pianta ellittica del castello.

Nel cuore di Raggiolo
Le torri longobarde e la Villa Ragiola

Le torri longobarde e la Villa Ragiola

Qui nel XII secolo i Guidi trasformarono in fortilizio il sito dominato dalle antiche torri longobarde, confrontandosi con la comune degli uomini di Villa Ragiola, attestata fin dal 967 e forse ubicata oltre il Teggina, vicino alla chiesa altomedievale di S.Michele Arcangelo, al confine col paese di Quota. Il titolo fu da qui traslato nel XVIII sec., periodo in cui la chiesa attuale subì molte trasformazioni grazie alla Compagnia del SS.Rosario, tuttora attiva. In questa piazza, fatto l’accatto della castagnatura, si mettevano all’incanto le castagne donate dalle famiglie per finanziare le attività caritative della Compagnia. L’asta era molto frequentata da acquirenti qui convenuti da tutto il Casentino. Sulla piazza si affaccia la vecchia sede comunale con la lapide del plebiscito del 1859; qui si trovava la scuola quando Raggiolo, fino alla seconda guerra mondiale, aveva più di mille abitanti

La piazza e il castello