4 - Il paese dei Còrsi

Sono robusti e industriosi

Sono robusti e industriosi

Il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo nel 1778 sulle “Relazioni sul governo della Toscana “… Il popolo [di Raggiolo] è forte, robusto ed industrioso; gli uomini vanno l’inverno quasi tutti nelle Maremme, vivono parcamente, sono poveri ma non bisognosi ed hanno tutti tante selve da non aver bisogno di nessuno quando le castagne riescono…”.  Aggiunge Carlo Beni nella sua celebre Guida del Casentino nel 1908 “Gli abitanti di Raggiolo, che un’antica e costante tradizione fa derivare dalla Corsica, e col soprannome di Corsi sono effettivamente chiamati, conservano tutt’ora il carattere fiero e bellicoso dei loro antenati… Fa molto onore a Raggiolo lo stato presente dell'istruzione de' suoi abitanti. Quasi tutti, meno pochissimi adulti, sanno leggere e scrivere…”
 

Sono robusti e industriosi
Loquaci e pieni di acume

Loquaci e pieni di acume

I Raggiolatti sono altresì molto loquaci, pieni di acume e di spirito. Raccontasi a tale proposito il seguente curioso aneddoto. Una povera vecchia di Raggiolo, chiamata la Ciampicona, non potendo ottenere dal Vicario di Poppi una sentenza definitiva in una certa sua lite pendente da molto tempo... pensò di andare in persona a Firenze per richiamarsi direttamente alla giustizia del Granduca, ch’era allora Ferdinando III. Così pertanto fece; ed esposte essa con singolare chiarezza e vivacità le sue buone ragioni al Granduca, questi rimasto persuaso del buon diritto di lei, la rassicurò e le disse di tornarsene a casa promettendole che innanzi vi fosse giunta il Vicario di Poppi le avrebbe reso giustizia. Ma l’arguta donna, che avrebbe voluto le fosse fatta ragione sul momento, non parve rassicurata gran fatto dell’ottenuta promessa, tantochè nell’accomiatarsi al Granduca, gli disse: Badi Altezza di non mi fare berlicche e berlocche! -E che cosa intendete dire con questo?- chiese ridendo il Granduca.
Rispose la donna - Intendo dire che la giustizia dei poveri è come le corna dei ricchi, che non si trovano mai!”.

un'antica e costante tradizione