Accadde al Vado

È ancora viva nei vecchi di Raggiolo una terribile vicenda che si perde nella notte dei secoli. Ne fu vittima una giovane sposa, a torto accusata dalla suocera di aver rubato i risparmi di casa. Per questo fu uccisa in montagna alla capanna del Sambuco, dal marito e dai suoi sei fratelli, che in quel luogo facevano i cerchiai. Il corpo fu poi bruciato per occultare il delitto. Il fratello della vittima però non si dette pace finché non scoprì la verità. Armato d’ascia affrontò gli assassini al Ponte del Vado, uccidendoli tutti e sette. Scrisse quindi in una pergamena “Chi vuol carne fresca vada al Vado” e l’attaccò alla porta della chiesa di Raggiolo. Poi fuggì per sempre, arruolandosi in una compagnia di ventura e portando sempre con sé il cranio dell’amata sorella.