Un piccolo scrigno
La Pieve di S.Michele è quanto resta dell'antico palazzo del Conte Guido Novello. Se ne conservano alcuni elementi: il portale gotico con imponente architrave sormontato dallo stemma della fiorentina Arte della Lana e nella parte sottostante, sotto il grande arco del Coro, le antiche finestre superstiti del palazzo. La Chiesa fu eretta a Pieve nel 1735, riunendo quella di S.Brigida con quella di S.Michele presso Quota. Le varie trasformazioni subite dalla chiesa nei secoli, restituiscono un ambiente interno settecentesco a tre navate con volte a crociera. Vi si segnalano opere eccellenti, quali una Madonna col bambino a bassorilievo di stucco dipinto di scuola di Donatello (1386-1466), il Busto di Redentore in terracotta policroma attribuito alla bottega del Verrocchio, la tela della Madonna delle Grazie (fine del '500) inserita nel grande dossale liberty con Adorazione di Angeli del 1908 di G.De Bacci Venuti con una bella veduta della Verna presa da Raggiolo.
Da segnalare i due begli altari laterali in pietra serena del XVIII sec. e l'elegante Altare centrale sempre in pietra dello stesso periodo. Al centro della parete del Coro, in un tabernacolo di stucco del '700, c'è la scultura lignea policroma di S.Michele che sconfigge il demonio (sec.XVII), attribuita all'ambito artistico fiorentino del Naldini. Ai suoi piedi, dentro una teca, un bellissimo Cocefisso fiorentino del '400. Da segnalare anche l'antico Crocefisso processionale in legno a lato dell'altare maggiore. Gli eleganti quadri della Via Crucis sono stampe originali di inizio '800 del famoso incisore romano F. Pinelli. Quadri e sepolcri di autorevoli ecclesistici nativi di Raggiolo segnalano la folta schiera di sacerdoti che nei secoli qui trovarono i natali. All'esterno il Campanile custodisce antiche e pregevoli campane. Molti di questi tesori sono stati restaurati, o scoperti, nel corso degli anni grazie all'intervento de La Brigata di Raggiolo.
